Supplì dorme nella cesta, gliel’ho sistemata accanto al camino che adesso funziona da lampada perché la canna fumaria si è data all’elettronica, ma l’effetto rende l’idea del focolare domestico. Sarà la pioggia, la luce opaca che penetra dalla finestra sopra il tetto, sarà il ticchettio della pioggia che rimbalza tra una tegola e l’altra ma vedere i biglietti pronti sul letto accanto alla maglia rosa, compagna di avventure, mi hanno fatto venire in mente un altro viaggio, un paese lontano che non ho mai finito di raccontare. Sono in partenza per la mia bella Grecia ma visto l’arrivo dell’autunno, previdentemente, sono andata a ripescare tra le cose invernali alla ricerca di felpe leggere e maglie a maniche lunghe per ricreare l’effetto cipolla, quello che serve quando le temperature passano dai 28 i 18 gradi serali, proprio come in India.
Per chi si collega solo ora, tutto inizia con 14 kg sulla schiena per gli altri ripartiamo da Rishikesh quella sera in cui ci dividemmo.
T. è alla reception, ha organizzato tutto: il treno, l’autobus, il taxi, non ci resta che impacchettare gli zaini e partire per Benares, ma qualcosa è cambiato. Un possibile attentato ed un ponte crollato durante il Kumbh Mela hanno dato un nome a quella sensazione che da giorni mi faceva vibrare lo stomaco. Attorno a noi un esercito di messaggi, segni e coincidenze (chiamiamole così) come insegne luminose ci avvertono di non andare. Quando si è in viaggio in gruppo è difficile spiegare queste cose, si rischia di passare per matti ma non questa volta, non con le mie viaggiatrici. Ale è come me, ha “le mie stesse orecchie”, la Roby rimane in attesa delle conclusioni mentre spieghiamo a T che si opta per un cambio programma, un cambio più che un programma visto che al momento non esiste un vero piano B. Per qualche istante il caos si prende gioco di noi, è un piccolo dramma doversi lasciare ma ognuno ha la sua meta ed è giusto che si incammini per la propria strada. E cosi’ ci ritroviamo in tre, a bordo di un motorino senza pedali alla volta di un nuovo viaggio che sembrerà una corsa folle al di fuori del tempo, noi, 14 Kg (facciamo anche 16 nel frattempo) sulla schiena e l’India attorno, sta volta più di quanto avremmo potuto sperare.
Destinazione Taj Mahal, in che modo lo scopriremo solo nel corso della notte ma l’adrenalina è alle stelle. “Buon viaggio Tttttttttttttttttttt, stai attenta e mandaci le foto! ”
14 ore di treno dopo e altre avventure ….
Ora vi saluto, è tempo che prepari la valigia per casa ma continuerò quando l’autunno busserà alla mia porta…ci vediamo in Grecia.
To be continued….